Ogni
volta che vedrete qualcosa che valga la pena di essere incluso nel vostro album, siate
sicuri che sarà già stato fotografato da molti altri prima di voi e probabilmente sarà
familiare a coloro cui farete vedere le
vostre immagini. Quindi
fermatevi a riflettere un attimo prima di scattare, poi cercate di inquadrare il vostro
soggetto da una prospettiva che sia insolita. Se vi inginocchierete per esempio è
possibile che vi si presenti un aspetto nuovo ed interessante. Ancora di più se
cercherete di osservare la scena dall'alto, quando ciò è possibile. Persino la Torre di
Pisa potrebbe presentare un aspetto completamente nuovo e fuori del comune da queste
prospettive insolite (ma sarà difficile salirvi).
In fondo la
differenza principale tra il "fotografo della domenica " ed il dilettante
evoluto o il professionista che ci sa fare, è proprio questa: i più bravi riescono a
cogliere aspetti diversi ed insoliti anche di soggetti apparentemente banali, cosa certo
non facile, ma che si può raggiungere se ci si abitua a vedere il mondo con "occhio
fotografico"
Le migliori fotografie sono sempre quelle diverse, quindi cercate soggetti
insoliti, prospettive originali e condizioni di luce particolari. E' un errore ad esempio
metter via la macchina fotografica quando è notte o quando piove. Molte ottime foto sono state
riprese (ma è soltanto un esempio) usando i riflessi di una pozzanghera dopo un
acquazzone o sfruttando un raggio di luce particolare che filtrava da una nuvola.
IMMAGINI CHE PARLANO DA SOLE Ricordatevi che anche la fotografia è tecnica con sentimento, nel senso
che è indispensabile saperne il più possibile, ma quello che più conta è che il vostro
soggetto vi ispiri, vi dica qualcosa e che voi siate in grado di comunicare questa
"emozione" tramite la vostra foto anche agli altri. La sensibilità putroppo non
si può insegnare (magari!), anche e soprattutto la sensibilità fotografica, per cui
torniamo agli aspetti tecnici, consigliandovi soltanto di osservare le opere dei grandi
nomi della fotografia cercando di carpirne i segreti. Ripetiamo l'invito che abbiamo fatto
all'inizio: per favore non riprendete nessuno impalato davanti alla macchina fotografica.
Se vi costringessero puntandovi contro un'arma da fuoco,
fingete di scattare, gridate: fatta!!! e scattate poi un attimo dopo, quando tutti si
staranno già muovendo per andarsene; otterrete senza alcun dubbio una fotografia più
interessante.
Non
lasciatevi intimidire dalle storiche frasi: "Non sprecare la
pellicola per me... ", "Aspetta, non sono pettinata... ",
"Un momento io vengo meglio di profilo! "... e così via!
Scattate di sorpresa, scattate quando vedete i vostri familiari o amici,
naturali, intenti a fare qualcosa che li interessa. Non lasciateli
dirigere e fare i registi, così come non dovete condizionarli dicendo
loro continuamente.- "Fermati, girati così, fai un passo indietro,
fanne uno avanti... finireste per innervosire il vostro soggetto.
La fotografia è anche azione specie quando fotograte i vostri cari. Che
siano i bambini che giocano, (errore gravissimo quello di gridare ai
bambini: "stai fermo, mettiti così, ridi, vai indietro... "),
che sia vostra moglie che legge sotto l'ombrellone o la compagnia di
amici che fa un'escursione in montagna, (o anche degli estranei) tenete
presente che solo se agiscono sono interessanti, se no può non valere
la pena di fare clic!
SENZA
DIDASCALIE
Quando
scattate un'immagine ricordatevi anzitutto che essa deve parlare da
sola. Un buon esercizio è quello di fingere che sia destinata alla
pubblicazione su una rivista che non usa didascalie di accompagnamento.
Se avrete saputo cogliere il momento adatto ed avrete operato nel modo
migliore state certi che quel che l'immagine avrà da dire lo comunicherà
da sola senza alcuna altra spiegazione, ma, per poter ottenere questo
risultato, in 99 casi su 100 il rimedio è uno solo: avvicinarsi a
quello che avrete scelto come il vostro soggetto.
Chiedetevi al momento dello scatto se quanto gli sta attorno sia
veramente utile o soltanto un elemento secondario. Il buon senso e la
pratica vi daranno la risposta giusta. La semplicità è un'altra
"regola" aurea per fare ottime fotografie.
L'occhio si stanca
facilmente e viene distratto se nell'immagine compaiono troppi elementi,
soprattutto in modo disordinato. Deve potersi fermare su qualcosa di
veramente interessante e non vagare da un punto all'altro senza
riferimenti precisi. Ciò richiede che al momento della ripresa si
facciano delle scelte a volte anche drastiche. "Centro di
interesse" è un'espressione comune in ogni arte compositiva e
pertanto è valida anche in campo fotografico. Ma, attenzione, non si
tratta del centro dell'immagine, è semplicemente il punto che
principalmente attira l'attenzione dell'osservatore che non deve anzi
mai essere al centro, ma piuttosto spostato verso
uno degli angoli. Talvolta poi non è nemmeno un punto perfettamente
individuabile, ma tutta una zona. In ogni caso il fotografo intelligente
manterrà all'interno della immagine pochi elementi e ben ordinati in
modo da conferire alle sue fotografie quella semplicità che è alla
base della efficacia attrattiva e descrittiva.
(vai alla prima parte)
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