Anzitutto
se ci si vuol dedicare a questo genere bisogna comportarsi da gentiluomini, sempre e
comunque. Niente proposte quindi di nessun tipo. Siete lì per fare delle foto e basta,
anche se la modella è bellissima e nuda davanti a voi bisogna mantenere un self control
assoluto. Se non siete capaci di fare questo allora c'è un'unica strada: rinunciare a
scattare foto di nudo. All'inizio evitate di precipitarvi sulla macchina e sulle luci.
Soprattutto se ancora non la conoscete bene, guardatela, analizzatela, ma senza metterla
in imbarazzo.
Discorrete con lei
con aria indifferente, spiegando il risultato che volete ottenere, cercando insomma di
fare immedesimare la ragazza nellatmosfera che si vuole riprodotta sulla foto. Di
grande aiuto sono in questi casi delle belle immagini da mostrarle con le varie pose cui
ci si vuole ispirare. Qui ve ne
mostriamo alcune di eccezionale bellezza opera di autori molto bravi.
Guardatele con attenzione, se ne possono trarre preziosi insegnamenti. Ovviamente
l'ambiente deve essere sufficientemente riscaldato per evitare che la modella abbia
problemi.
Quando ci si accorge
che la modella è a suo agio, disinvolta e pronta a collaborare si comincia a chiederle di
assumere pose semplici e naturali, la si fa girare su se stessa, la si fa avanzare o
arretrare, e si studia nel mirino della propria macchina con calma e tranquillità in
quale posizione e da quale punto di vista il suo corpo appaia più aggraziato, più
armonico. Soltanto dopo una prima serie di scatti che serviranno per abituare la ragazza,
specialmente se non è una professionista, al rumore dellotturatore e agli eventuali
lampi di un flash (sapeste quante si irrigidiscono solo per questo! ) e al fotografo per
conoscerne le possibilità interpretative, sinizia a manipolare le luci e a guidare
la modella in pose più elaborate.
Il flash comunque
non è forse il modo ideale di fotografare il nudo anche se con esso si riesce a conferire
alle immagini tagli arditi ed ombre nette. Meglio, specialmente allinizio farne a
meno magari usando una pellicola rapida in un ambiente il più possibile luminoso. La luce
di una ampia finestra è già sufficiente. Per attenuare le ombre usate un pannello bianco
dal lato opposto alla fonte di luce (un foglio di plistirolo è l'ideale).
Fatta una certa
esperienza, ci si accorgerà con piacere, e forse con un po di stupore, che
limprovvisazione e la sperimentazione che inizialmente erano sinonimo di una grande
quantità di scarti, diventano sempre più fonti appassionanti di risultati piacevoli e,
talvolta, artisticamente nuovi e riusciti.
Le pose iniziali
Si inizia con la
modella in piedi, la fa avanzare e retrocedere, girare su se stessa, si prova ad
ambientare la scena con oggetti diversi, se la ragazza è intelligente si discutono con
lei le varie pose, mentre si esaminano attentamente le caratteristiche del suo corpo, ma
con indifferenza, senza farla sentire scrutata e senza metterla in imbarazzo. In un
secondo tempo le si può chiedere di inginocchiarsi e di sedersi riprendendola da
posizioni diverse, con vari obiettivi. Infine la si può far sdraiare, nella posa classica
o in altre che lispirazione (o lei stessa) ci suggerisce.
Le posizioni scomode
vanno fatte tenere, se proprio sono indispensabili, per brevissimo tempo, dando poi alla
ragazza il tempo di rilassarsi. I grandangolari dal 24 al 16 mm.vanno tutti bene per
ottenere prospettive esasperate (alla giapponese) personalizzando le immagini con
inquadrature insolite, ma richiedono ovviamente una notevole esperienza. Si fanno tanti
scatti poi si scelgono le immagini migliori, scartando senza pietà le pose venute male,
che hanno un'aria volgare o che artisticamente non appaiono valide.
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Riproduzione riservata
1 BUON GUSTO E
INTELLIGENZA
2 LA
SCELTA DELLA MODELLA
3 SFONDO E
AMBIENTAZIONE