Il nudo deve essere
più un simbolo che un ritratto. Nelle fotografie in cui il soggetto è in primo piano o
addirittura se ne riprende un solo particolare, la figura deve essere isolata, non
disturbata da elementi estranei. Il fondo, se visibile, deve essere uniforme. In quelle
immagini invece in cui la figura è intera, e talvolta piccola e lontana (riprese che in
gergo professionale si chiamano "campi lunghi"), occorre tenere conto del fondo
che assume allora una grandissima importanza.
Non mancano
naturalmente le eccezioni, ma in ogni caso lambiente circostante e il fondo hanno
una notevole influenza sul soggetto stesso. E evidente che gli scultori sono
avvantaggiati rispetto ai pittori e ai fotografi alle cui immagini manca una dimensione:
quella della profondità. Ma oltre a questa considerazione di ordine puramente geometrico
occorre farne unaltra di ordine psicologico: il fondo conferisce al nudo una
caratteristica che questo deve sempre avere: latmosfera.
Se nelle immagini in
primo piano il corpo femminile può essere esso stesso espressione di un completo discorso
fotografico, nei campi lunghi è il fondo che completando limmagine aiuta il
fotografo ad esprimere il suo concetto di bellezza o di pace, di felicità, di amore...
come un messaggio che il fotografo lancia e che per essere compreso deve essere inquadrato
in una giusta cornice. Nel bianco e nero un fondo uniforme si ottiene generalmente con un
fondale continuo di carta bianca.
Secondo la quantità
di luce che riceve, questo fondo apparirà in fotografia bianco (se sovraesposto rispetto
al soggetto), grigio (se illuminato con la stessa intensità del soggetto) o scuro (se
sottoesposto rispetto al soggetto). Nel colore il fondo uniforme deve essere di tinta
neutra, evitando quei colori violenti che possono creare dominanti sul soggetto. Questa è
però una regola con molte eccezioni. Il fondo uniforme non crea rilievo ma questo è
ottenuto ugualmente nel corpo in primo piano della modella da un dosaggio accurato delle
luci e delle ombre.
Nel campo lungo
invece è l'orientamento delle linee individuabili nel fondo rispetto alla modella che
crea la profondità, mentre lambiente, naturalmente esistente o artificialmente
creato, facilita la modella nella posa e il fotografo nella ripresa interpretativa. Non
esistono regole: fiori, prati, tronchi dalbero, tramonti sul mare, tutti i soggetti
possono prestarsi ad ambientare un nudo. Così come mobili moderni ad antichi, oggetti di
foggia diversa, o al limite una semplice camera completamente spoglia possono essere
utilizzati dal fotografo per creare un suo determinato ambiente.
Ciò che è
importante è che la modella si immedesimi completamente in questo ambiente, dimenticando
la presenza del fotografo. Niente sorrisi seducenti quindi, niente sguardi ammiccanti in
macchina. La modella deve esprimere un sentimento o una fantasia concepiti dal fotografo,
non esprimere se stessa.
Due tagli di stoffa, di colore accuratamente scelto in funzione di quello dei capelli
della modella, costituiscono un semplicissimo sfondo su cui lavorare: tante pose, tante
immagini, mentre la modella si muove lentamente. Alla fine il senso estetico del fotografo
opera la scelta.
Daltra parte,
potreste obiettare, se sono occorsi venticinque secoli per giungere ad una libera
espressività nelle immagini di nudo, superando resistenze a livello religioso, sociale e
del proprio inconscio, che si può pretendere da un dilettante alle prime armi? In realtà
imparare a guidare la modella nelle sue pose è più facile di quanto si possa credere.
Leggete attentamente i consigli su come fotografare le
modelle: tutto quanto vi è detto vale anche e in modo particolare per il nudo.
©
Riproduzione riservata