Istruzioni per l'uso

Fotografare il nudo 3

 

Sfondo ed ambientazione

Il nudo deve essere più un simbolo che un ritratto. Nelle fotografie in cui il soggetto è in primo piano o addirittura se ne riprende un solo particolare, la figura deve essere isolata, non disturbata da elementi estranei. Il fondo, se visibile, deve essere uniforme. In quelle immagini invece in cui la figura è intera, e talvolta piccola e lontana (riprese che in gergo professionale si chiamano "campi lunghi"), occorre tenere conto del fondo che assume allora una grandissima importanza.

Non mancano naturalmente le eccezioni, ma in ogni caso l’ambiente circostante e il fondo hanno una notevole influenza sul soggetto stesso. E’ evidente che gli scultori sono avvantaggiati rispetto ai pittori e ai fotografi alle cui immagini manca una dimensione: quella della profondità. Ma oltre a questa considerazione di ordine puramente geometrico occorre farne un’altra di ordine psicologico: il fondo conferisce al nudo una caratteristica che questo deve sempre avere: l’atmosfera.

Se nelle immagini in primo piano il corpo femminile può essere esso stesso espressione di un completo discorso fotografico, nei campi lunghi è il fondo che completando l’immagine aiuta il fotografo ad esprimere il suo concetto di bellezza o di pace, di felicità, di amore... come un messaggio che il fotografo lancia e che per essere compreso deve essere inquadrato in una giusta cornice. Nel bianco e nero un fondo uniforme si ottiene generalmente con un fondale continuo di carta bianca.

Secondo la quantità di luce che riceve, questo fondo apparirà in fotografia bianco (se sovraesposto rispetto al soggetto), grigio (se illuminato con la stessa intensità del soggetto) o scuro (se sottoesposto rispetto al soggetto). Nel colore il fondo uniforme deve essere di tinta neutra, evitando quei colori violenti che possono creare dominanti sul soggetto. Questa è però una regola con molte eccezioni. Il fondo uniforme non crea rilievo ma questo è ottenuto ugualmente nel corpo in primo piano della modella da un dosaggio accurato delle luci e delle ombre.

Nel campo lungo invece è l'orientamento delle linee individuabili nel fondo rispetto alla modella che crea la profondità, mentre l’ambiente, naturalmente esistente o artificialmente creato, facilita la modella nella posa e il fotografo nella ripresa interpretativa. Non esistono regole: fiori, prati, tronchi d’albero, tramonti sul mare, tutti i soggetti possono prestarsi ad ambientare un nudo. Così come mobili moderni ad antichi, oggetti di foggia diversa, o al limite una semplice camera completamente spoglia possono essere utilizzati dal fotografo per creare un suo determinato ambiente.

Ciò che è importante è che la modella si immedesimi completamente in questo ambiente, dimenticando la presenza del fotografo. Niente sorrisi seducenti quindi, niente sguardi ammiccanti in macchina. La modella deve esprimere un sentimento o una fantasia concepiti dal fotografo, non esprimere se stessa.
Due tagli di stoffa, di colore accuratamente scelto in funzione di quello dei capelli della modella, costituiscono un semplicissimo sfondo su cui lavorare: tante pose, tante immagini, mentre la modella si muove lentamente. Alla fine il senso estetico del fotografo opera la scelta.

D’altra parte, potreste obiettare, se sono occorsi venticinque secoli per giungere ad una libera espressività nelle immagini di nudo, superando resistenze a livello religioso, sociale e del proprio inconscio, che si può pretendere da un dilettante alle prime armi? In realtà imparare a guidare la modella nelle sue pose è più facile di quanto si possa credere. Leggete attentamente i consigli su come fotografare le modelle: tutto quanto vi è detto vale anche e in modo particolare per il nudo.

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4 COME COMPORTARSI E LE POSE INIZIALI