Mimmo Jodice è uno dei maggiori fotografi italiani contemporanei.
Nato a Napoli nel 1934, Jodice ha iniziato a lavorare con la fotografia negli anni
Sessanta. Dopo le prime sperimentazioni che indagavano le numerose possibilità espressive
della fotografia, la sua attenzione si rivolse soprattutto alla realtà di Napoli nei suoi
aspetti sociali, storici e paesaggistici. Con le "Vedute di Napoli" del 1980 ha
inizio un profondo rinnovamento del suo linguaggio espressivo. Alla fine degli anni
Ottanta Jodice inizia una serie di lavori sul mito del Mediterraneo, che
saranno poi raccolti nel libro Mediterraneo, edito da Aperture ( New York) nel
1995. Tra le ultime opere ci sono quelle delle serie: "Eden" del 1998, "Il
Reale Albergo dei Poveri" (1999-2000) e "Isolario Mediterraneo"
(1999-2000). "Eden" offre una visione di Napoli come paradiso terrestre "che
- come scrive Germano Celant - continua a sopravvivere tra positivo e negativo, tra
dolcezza e violenza, tra bene e male. Tale metafora del mondo è un giardino
lussureggiante, punto di comunicazione tra cielo e terra, abitato da ogni specie di cose e
di prodotti, che alimentano la vita ". Nel 1999 con "Isolario
Mediterraneo Jodice affronta un viaggio verso le isole del Mediterraneo che, come egli
stesso ha scritto: "parte dalla distesa infinita del mare per condurci alla
dimensione infinita dell'isolamento". |