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Gli inventori dell'istantanea: Alfred Stieglitz e i fotografi di Camera Work
Alfred Stieglitz e i fotografi che lavorarono sulla Rivista Camera Work, da lui fondata nel 1903, sono i veri pionieri della fotografia, consapevoli che questa tecnica doveva percorrere il cammino dell'espressione artistica. Inizialmente accanto al desiderio di accreditarsi come arte, la fotografia su Camera Work si propone come mezzo privilegiato per cogliere in modo fulmineo - con «l'istantanea» - il mondo moderno in rapida crescita, in una prontezza di visione che nessun altro mezzo possiede. Parlando della sua celebre immagine del Flat-Iron Building Stieglitz scrive: 'improvvisamente vidi il Flat-Iron come mai l'avevo visto prima. Dal luogo in cui lo osservavo dava l'impressione di procedere nella mia direzione, come la prua di un mostruoso transatlantico: era l'immagine della nuova America che si stava costruendo'. Esaminando oggi i numeri originali della rivista si può seguire la progressiva conquista della libertà di espressione, maturata attraverso la consapevolezza dei fotografi di non essere meri riproduttori ma autori, oltre che attraverso gli scambi con scrittori, filosofi e artisti europei. Camera Work grazie alle segnalazioni del fotografo Eduard J. Steichen, fidato ambasciatore di Stieglitz in Europa, pubblica opere di Rodin, Matisse, Picasso, gli scritti di George Bernard Shaw e lo Spirituale nell'arte di Vassilij Kandinskij, discutendo sulle questioni teorico-metodologiche. Si afferma l'unicità dell'opera fotografica, raggiunta attraverso tecniche particolari; ne esistono infiniti esempi, dalla gomma bicromata alla decalcomania al bromolio e ritocchi in fase di stampa che con particolari effetti, di sfumatura ad esempio, avvicinano la fotografia alla pittura. Nel 1917, quando la rivista chiude con l'ultimo numero dedicato alla fotografia oggettiva di Paul Strand, è ormai chiaro che i fotografi si sono affrancati dal pittorialismo (questo il nome della tecnica di ritocco fotografico) e puntano decisamente verso immagini azzardate, magari con particolari di oggetti o architetture che, decontestualizzati, tendono all'astrazione. Una delle raccolte più complete esistenti delle immagini appartiene alla Royal Photographic Society di Bath. Ma le immagini di Stieglitz e della sua rivista sono suddivise fra le collezioni di numerose istituzioni, secondo il volere dello stesso fotografo. Stieglitz ha lasciato un consistente nucleo di materiale al Metropolitan Museum, mentre una parte dell'eredità è stata donata dalla moglie, la pittrice americana Georgia Keeffe, al Museum of Modern Arts di New York. |