Diciamo
subito che non esistono regole precise per poter entrare a lavorare in
un giornale nel campo fotografico.
Fondamentalmente quello che conta è: essere abbastanza bravi, avere un
pizzico di fortuna e ...conoscere qualcuno che lavori nel giornale che
possa in qualche modo presentarci. In genere si comincia come
collaboratori esterni, poi se si è bravi e fortunati si può aspirare
ad essere assunti.
Per un primo approccio si chiede di poter parlare con il caporedattore o
chi per lui (nelle riviste spesso ci si deve rivolgere all'Art Director)
e, se si viene ricevuti (hanno pochissimo tempo da perdere) ci si puo'
presentare e dirgli brevemente che si aspira a lavorare nel giornale,
iniziando anche come collaboratore esterno, mostrandogli qualche foto di
cronaca fatta nel corso di avvenimenti locali. Non presentatevi mai
senza avere prima fissato un appuntamento per telefono.
Quante foto far vedere? Dipende. Se si tratta di un quotidiano, dove si
va sempre di fretta, una ventina di stampe possono bastare (il
formato 20 x 30 è ideale), se invece vi rivolgete ad una rivista
illustrata possono anche essere di più, diciamo il doppio. Se possibile
includete anche qualche bianconero. Montate le immagini su un cartoncino
più grande che consenta di esaminarle senza problemi e raccoglietele in
una cartellina.
Non
dimenticate le didascalie per ciascuna foto, brevi ma precise, scritte
dietro la stampa, oppure su un foglio a parte, numerando le foto. Per
non rovinare le stampe scrivendo sul retro è consigliabile attaccarvi
un foglietto. Ad una rivista potreste anche portare una chiavetta,
ma potrebbe porsi il problema di come vederla, se dove siete non c'è un
computer immediatamente disponibile, e nelle redazioni, credeteci, meno
tempo farete perdere e meglio sarete considerati.
Meglio quindi portare sia una chiavetta con le immagini sia le stampe
ricavate da esse, con le stampe che possono essere viste subto darete
un'idea di quello che sapete fare, mentre la chiavetta può essere
lasciata in visione se vedrete che la cosa interessa.
Una soluzione sarebbe anche un CD con le vostre immagini, ma tenete
presente che in tal caso, quasi sicuramente, scatterà la fatidica
frase: 'Si lo lasci, lo vedremo e le faremo sapere'. Personalmente sto
ancora aspettando telefonate che dovevano arrivare vent'anni fa!
Bisogna tenere presente che nei giornali si scelgono le immagini non
solo per la loro bellezza, ma soprattutto in base a criteri dettati
dalle necessità di impaginazione. Potrebbe quindi essere preferita una
figura intera o un taglio verticale perchè accanto ci va un titolo o
una pubblicità, oppure una posa con più spazio intorno al soggetto
principale invece che un primio piano. In una rivista, ovviamente,
l'immagine di copertina sarà sempre verticale. Ecco perchè i
professionisti scattano immagini sia verticali che orizzontali dei
soggetti più importanti. Seguite l'esempio.
Niente foto-cartolina naturalmente, ma immagini di vita reale, sociale,
manifestazioni, sport. Niente foto della serie 'viaggi e vacanze', a
meno che, ovviamente, non vi rivolgiate ad una rivista specializzata in
viaggi e turismo. Tenete presente che quello che conta di più per un
giornale è che dentro la foto ci sia la notizia!
Una buona idea potrebbe essere quella di individuare quali sono i
problemi più gravi della vostra città o della vostre regione e fare un
bel reportages su di essi.
Ricordate che non dovrete
tanto dimostrare al vostro interlocutore di saper fotografare, quanto
piuttosto che sapete come 'illustrare' fotograficamente la notizia. E
con un reportage già pronto potreste anche sertirvi dire: va bene, lo
pubblichiamo!
Comunque sia, siate brevi e, a fine colloquio, lasciate il numero di
cellulare, il telefono, l'indirizzo. E poi... cominciate a pregare!
Se sarete fortunati potrebbe capitarvi di essere chiamati
improvvisamente (anche alle ore più impensate) per una richiesta di
questo tipo:
'Puoi andare a fare questo servizio al posto del nostro fotografo che
si è ammalato, oppure non c'è, oppure è fuori sede?' ecc ecc. La
risposta ovviamente DEVE essere SI. Una volta fatto il servizio, nei
tempi e nei modi giusti (se non sapete esattamente cosa fotografare chiedetelo)
è possibile, ma non certo, essere poi chiamati sempre più spesso, fino
a diventare un collaboratore più o meno fisso. E non sarà male fare
una telefonata, tanto per ricordare che esistete.
Potrebbe anche capitare che vi si richieda di affiancare occasionalmente
uno dei fotografi del giornale per coprire meglio un avvenimento
importante, oppure semplicemente di aiutarlo, scattando per esempio da
un'altra postazione. Anche se siete bravissimi ed avete vinto dei premi,
siate sempre modesti e cercate di imparare da lui e dagli altri
'colleghi ' reporter che incontrerete, come si fanno le fotografie di
cronaca. Perchè fare reportage di cronaca non è sempre una cosa
semplice.
La cronaca richiede doti di prontezza e di esperienza notevoli e
soprattutto bisogna sapere come comportarsi. A volte capita di dover
lavorare in condizioni disagevoli e perfino pericolose, in luoghi dove
sono avvenuti gravi fatti di cronaca. Cercate di arrivare più vicino
possibile ai soggetti, ma non correte MAI rischi inutili. Fate
attenzione a non intralciare i soccorsi e le forze dell'ordine e agite
sempre con grande rispetto nei confronti di chi sta vivendo delle
tragedie sotto i vostri occhi.
Per fare il fotografo in un giornale non esistono specifici attestati o
tesserini. Una volta a giornalisti e fotografi si era soliti dare il
tesserino del giornale, ma è un uso che si è ormai perso. Per le
manifestazioni più grandi sarà sempre la segreteria di redazione ad
accreditarvi con contatti preventivi presso l'organizzazione che fornirà
un apposito pass per la stampa. In molte altre occasioni dovrete
cavarvela da soli. Dopo aver lavorato per due anni potreste iscrivervi
all'Ordine dei Giornalisti come pubblicisti.
Sarà necessario avere un attestato firmato dal direttore del giornale
ed un congruo numero di foto pubblicate con il vostro nome, nonchè la
dimostrazione che i pagamenti sono stati regolari, a scadenze mensili e
con regolari ritenute d'acconto. Se foste assunti in pianta stabile
potreste iscrivervi all'Albo dei Giornalisti Fotocineoperatori. La
procedura però è piuttosto complessa perchè è necessario prima avere
un contratto di praticantato e poi dopo due anni si deve sostenere un
esame di stato. Per le informazioni visitate il sito dell'Ordine dei
Giornalisti: www.odg.it
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