TECNICA

 

 

Composizione
I punti di forza

Il fotografo nella stragrande maggioranza dei casi ha idee piuttosto confuse in merito alla cosiddetta composizione, cioè su come disporre le cose nel riquadro del mirino. Molti riescono a fare delle belle foto solo perché hanno un senso della composizione innato, altri perché l'hanno per così dire imparata strada facendo. Il gusto, la capacità di mettere le cose giuste al posto giusto in una immagine può essere comunque imparata e schematizzata, perché da secoli è stata approfondita, studiata e codificata da pittori e scultori.  Vediamo di semplificare queste nozioni e di applicarle nella pratica a ciò che ci riguarda. Fondamentalmente esistono due regole da osservare: quella della scelta e quella dell'equilibrio, esse possono venire rafforzate con particolari accorgimenti tecnici.

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Una stupenda immagine di Ansel Adams in cui l'equilibrio delle forme ed il contrasto giocano un ruolo determinante. Il contrasto di tono è un mezzo molto efficace per dare la massima forza al soggetto. Adams lo otteneva con una particolare tecnica in fase di stampa.

SCEGLIERE

Ogni soggetto, per semplice che sia, ha sempre in sé più particolari di quelli che sarebbero necessari per una buona fotografia. L'occhio deve abituarsi a selezionarli, a scegliere solo quelli che veramente possono interessare, eliminando tutti gli altri. In questo lavoro di selezione giocano oltre che elementi di gusto personale anche fattori tecnici come la nitidezza, e soprattutto, nel caso di immagini in bianco e nero, la traduzione dei colori in tonalità grigie. I soggettí che hanno accostamenti armoniosi di tinte, o colori sgargianti, devono essere visti in tal caso come appariranno poi nella stampa in bianco e nero e vanno selezionati anche in base a questo criterio.

Bisogna in pratica cercare il centro d'interesse della scena che si vuole inquadrare e valorizzarlo il più possibile. I mezzi per ottenere ci sono. Il più efficace di questi sta nella differenza tonale tra il soggetto e lo sfondo. Soggetto chiaro e fondo scuro, o viceversa, questo permette di creare il contrasto che attira subito l'attenzione dell'osservatore. Si possono eliminare altri particolari non interessanti con la selezione della zona di messa a fuoco, mantenendo nitide le parti del soggetto che ci interessano e sfuocando i piani che tolgono forza al soggetto stesso, oppure accentuandone grazie all'illuminazione in controluce le forme di contorno. Specie nel caso del bianconero cio' puo' anche essere ottenuto in fase di ingrandimento, con una stampa a toni contrastati che nasconda nell'ombra nuovi e inutili particolari, portando l'immagine ai suoi valori essenziali.

 

Sono questi in una immagine i punti di forza nei quali si concentra lo sguardo. E' quindi preferibile che il soggetto o la parte piu' significativa di esso si trovi in queste posizioni in modo da acquistare una forza maggiore.  Ciò contribuirà a rendere più attraente la fotografia.

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EQUILIBRARE

Eliminare è interessante, ma altrettanto importante è valorizzare quel che rimane. Per questo, è necessario dare al soggetto la posizione che più facilmente attiri l'attenzione. E non è mettendolo al centro della foto che si valorizza un soggetto. L'occhio umano è portato a fermarsi su alcuni punti chiamati  'punti forti dell'immagine' che rappresentano l'intersezione delle linee che dividono approssimativamente in tre parti sia i lati lunghi che quelli corti dell'immagine. E' necessario che vi abituiate quindi a vedere il mirino della vostra macchina fotografica idealmente diviso nel modo illustrato dal disegno qui sopra, cercando di collocare il soggetto (o la parte piu' significativa di esso) nei punti indicati.
Eliminare è interessante, ma altrettanto importante è valorizzare quel che rimane. Per questo, è necessario dare al soggetto la posizione che più facilmente attiri l'attenzione. E non è mettendolo al centro della foto che si valorizza un soggetto. L'occhio umano è portato a fermarsi su alcuni punti chiamati  'punti forti dell'immagine' che rappresentano l'intersezione delle linee che dividono approssimativamente in tre parti sia i lati lunghi che quelli corti dell'immagine. E' necessario che vi abituiate quindi a vedere il mirino della vostra macchina fotografica idealmente diviso nel modo illustrato dal disegno qui sopra, cercando di collocare il soggetto (o la parte piu' significativa di esso) nei punti indicati.

Solo così vi sarà possibile ottenere l'equilibrio dinamico della foto che è diverso dall'equilibrio geometrico, statico, che tende a porre i soggetti in maniera simmetrica, al centro del fotogramma. Solitamente, è anche necessario, per controbilanciare a presenza del soggetto, includere un punto di interesse secondario, che sottolinei l'azione del soggetto stesso. Questo può anche essere un semplice primo piano che dia una particolare sensazione di profondità o un oggetto decorativo o una persona che sia inquadrata in modo da non sottrarre interesse al soggetto principale, rimanendo quindi di contorno. Anche un panorama, osservato dal nostro soggetto, puo' divenire un importante punto di interesse secondario, che non può che giovare al tono generale della fotografia.

 

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